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Ospiti in studio il dottor Paolo Baudi (specialista in ortopedia e traumatologia), Massimo Morini (fisioterapista e osteopata, titolare del centro Fisioemme con sedi a Reggio Emilia e Rubiera), l’ingegner Alessandro Varini (Ncs Lab di Carpi) e il dottor Domenico Tiso (medico responsabile dell’ambulatorio nutrizione e benessere di Villa Maria a Rimini)
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Appuntamento con la medicina. Ospite in studio il Dott. Paolo Baudi, specialista in ortopedia e traumatologia al poliambulatorio Gulliver di Modena che ci parla dei problemi legati alle spalle spesso sottovalutati.
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Il dr Paolo Baudi illustra come utilizzare e gestire il tutore post operatorio di spalla nella riparazione di cuffia, nella riparazione di lussazione abituale di spalla e nella protesi di spalla per frattura o artrosi degenerativa.
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Il dr Paolo Baudi illustra come utilizzare e gestire il kinetec (mobilizzatore passivo continuo di spalla) nella fase post-operatoria di riparazione di cuffia dei rotatori, riparazione di lussazione abituale di spalla e impianto di protesi di spalla per frattura o artrosi degenerativa.
Leggi tutto: Mobilizzatore passivo continuo post operatorio di spalla
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Il dolore di spalla è uno dei principali motivi di consulto dal medico curante e dallo specialista ortopedico, di assenza dal lavoro o di interruzione dell' attività sportiva.
Le cause principali sono la tendinite della cuffia dei rotatori (chiamata anni fa periartrite di spalla), la calcificazione, la lesione o rottura di uno o più tendini della cuffia, il versamento sinoviale nella borsa subacromiale o nella guaina del capo lungo del bicipite.
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Il termine tendinopatia calcifica si riferisce alla deposizione di calcio, prevalentemente sotto forma di cristalli di idrossiapatite, nei tendini della cuffia dei rotatori.
Il tendine sopraspinato è la sede in assoluto più frequente di localizzazione. Questa condizione può essere asintomatica o manifestarsi con sintomatologia dolorosa ricorrente che può durare mesi o anni, essere molto invalidante riducendo la capacità di compiere molti atti quotidiani e portare ad una condizione di ridotta mobilità.
La diagnosi si basa su un attento esame ecografico, che permette di studiare la sede, il numero e lo stadio di maturazione delle calcificazioni.