Tendinite e borsite: scopri le differenze
Cosa sono?
Il Dr. Paolo Baudi, specialista in chirurgia di spalla, offre preziosi consigli sulla gestione di tendinite e borsite, afflizioni che possono colpire chiunque, dai professionisti dello sport alle persone coinvolte in attività che richiedono movimenti ripetitivi, come giardinaggio, spalare o dipingere. Sia che il dolore coinvolga la spalla, il ginocchio o il gomito, l’infiammazione associata a tendinite e borsite spesso deriva da attività ripetitive. Ma quale è la differenza tra queste due condizioni e come affrontarle?
Vediamo insieme i consigli del dottore, specialista in chirurgia di spalla.
Lavaggio ecoguidato delle calcificazioni
«La tendinite è lo stato infiammatorio che colpisce il tendine, ovvero quella struttura che connette i muscoli alle ossa – spiega l’esperto -. La borsite è l’infiammazione che riguarda invece quella sacca piena di liquido che riduce la frizione nelle articolazioni e che è detta, appunto, borsa. Poiché ciascuna articolazione del nostro corpo possiede una borsa, le due patologie possono anche verificarsi contemporaneamente. In genere, le infiammazioni colpiscono più comunemente la spalla e cuffia dei rotatori, e il tendine rotuleo nel ginocchio».
Tendinite e borsite: stesso trattamento
Il trattamento è pressoché lo stesso. «Nella maggior parte dei casi è sufficiente il riposo abbinato a impacchi di ghiaccio ed eventuale assunzione di antinfiammatori come ibuprofene o naprossene – continua l’ortopedico -. È opportuno inoltre evitare di ripetere i movimenti che hanno causato l’infiammazione. Se in un tempo compreso tra le quattro e le sei settimane il disturbo dovesse persistere, è necessario contattare il medico che prescriverà terapie fisiche allo scopo di alleviare la sintomatologia e rinforzare l’area dell’infiammazione».
In particolare, se il dolore non dovesse passare con ghiaccio, riposo e anti-infiammatori, allora le terapie più efficaci sono:
- fonoforesi: tecnica che utilizza ultrasuoni per favorire l’assorbimento di creme antinfiammatorie
- ionoforesi: tecnica simile che utilizza stimolazioni elettriche per far assorbire gli antinfiammatori attraverso la pelle
- infiltrazioni di cortisone: possono ridurre significativamente l’infiammazione
Il suggerimento del Dr. Baudi è di considerare le tendiniti e le borsiti per ciò che sono; infiammazioni derivanti dal sovraccarico, spesso risolvibili con trattamenti praticabili anche a casa. «La maggior parte delle volte – conclude l’esperto – borsite e tendinite si risolvono da sole. In caso contrario, sarà necessario rivolgersi al medico il quale saprà programmare il piano antinfiammatorio e riabilitativo più opportuno».
Cos'è?
Il termine tendinopatia calcifica si riferisce alla deposizione di calcio, prevalentemente sotto forma di cristalli di idrossiapatite, nei tendini della cuffia dei rotatori.
Il tendine sopraspinato è la sede in assoluto più frequente di localizzazione. Questa condizione può essere asintomatica o manifestarsi con sintomatologia dolorosa ricorrente che può durare mesi o anni, essere molto invalidante riducendo la capacità di compiere molti atti quotidiani e portare ad una condizione di ridotta mobilità.
La diagnosi si basa su un attento esame ecografico, che permette di studiare la sede, il numero e lo stadio di maturazione delle calcificazioni.