Tendinopatia calcifica di spalla
Cos'è?
Il termine tendinopatia calcifica si riferisce alla presenza di depositi di calcio, principalmente sotto forma di cristalli di idrossiapatite, all’interno dei tendini della cuffia dei rotatori.
Il tendine sopraspinato è la sede più comune di questa condizione. La manifestazione della tendinopatia calcifica può variare da assenza di sintomi a una sintomatologia dolorosa ricorrente, che può perdurare per mesi o addirittura anni. Questa condizione può essere altamente invalidante, limitando la capacità di svolgere molte attività quotidiane e portando a una significativa riduzione della mobilità.
La diagnosi della tendinopatia calcifica si basa su un accurato esame ecografico, che consente di esaminare la posizione, il numero e lo stadio di maturazione dei depositi calcifici.
Lavaggio ecoguidato delle calcificazioni
Il lavaggio ecoguidato delle calcificazioni dei tendini della spalla rappresenta un’innovativa procedura terapeutica eseguita in ambulatorio con anestesia locale. Costituisce un’alternativa al tradizionale intervento chirurgico, il quale è riservato solo a casi selezionati.
Questa metodica offre risultati eccellenti, conducendo a una significativa riduzione o risoluzione del dolore e a un miglioramento della funzione articolare, soprattutto quando viene eseguita durante la fase di riassorbimento della calcificazione, nota per la presenza di sintomi dolorosi.
L’ecografia assume un ruolo centrale come metodo diagnostico, terapeutico e nel monitoraggio a lungo termine della tendinopatia calcifica della spalla.
Titolo
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Cos'è?
Il termine tendinopatia calcifica si riferisce alla deposizione di calcio, prevalentemente sotto forma di cristalli di idrossiapatite, nei tendini della cuffia dei rotatori.
Il tendine sopraspinato è la sede in assoluto più frequente di localizzazione. Questa condizione può essere asintomatica o manifestarsi con sintomatologia dolorosa ricorrente che può durare mesi o anni, essere molto invalidante riducendo la capacità di compiere molti atti quotidiani e portare ad una condizione di ridotta mobilità.
La diagnosi si basa su un attento esame ecografico, che permette di studiare la sede, il numero e lo stadio di maturazione delle calcificazioni.
